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giovedì 30 giugno 2016
mercoledì 29 giugno 2016
L'abbazia dei cento inganni di Marcello Simoni (Newton Compton)
Autore di bestseller
internazionali, ai primi posti delle classifiche italiane, Marcello Simoni
torna con un romanzo denso di mistero e avventura, scritto con la consueta,
straordinaria maestria. Ferrara, inverno 1349. Un’inquietante processione di
gente incappucciata si aggira nelle selve vicino alla città, terrorizzando
chiunque abbia la sfortuna d’imbattervisi. E mentre si diffondono voci su riti
satanici e segni dell’apocalisse, c’è chi scorge in quelle apparizioni un
astuto complotto. Tra loro anche l’impavido cavaliere Maynard de Rocheblanche
che, con l’appoggio della Santa Inquisizione, intraprende un’indagine per
cercare di far luce sulla verità. L’impresa si rivelerà tuttavia più difficile
del previsto, perché sono molti i prelati più interessati ai suoi segreti che a
risolvere il caso. Maynard è infatti l’unico custode del mistero più grande
della cristianità, la leggendaria reliquia attribuita a Gesù, il Lapis exilii.
E questa volta, privato dell’appoggio dell’abate di Pomposa, potrà fare
affidamento solo sulla sorella, la monaca Eudeline, per difendere se stesso e i
propri amici e cercare di svelare l’intrigo che lo coinvolge…
Guida al cinema western a cura di Michele Tetro con la collaborazione di Stefano Di Marino. Dal 14 luglio per Odoya
Il western è l’unico
genere cinematografico in cui le produzioni di prima qualità sono pietre
miliari della storia del cinema e le produzioni “di serie B” sono cult
imperdibili da cineforum. Non esiste quasi nulla che si possa “buttar via”
della cultura cinematografia western e questo colossale volume ne è la prova. E
se le quasi settecento pagine che Tetro – con la massiva collaborazione di
Stefano Di Marino, narratore d’eccezione, che tratta il western delle origini e
del periodo “classico” di Hollywood – sviluppa si possono leggere
“becchettando” qui e là tra i vari capitoli, anche la lettura randomica
evidenzia la messe di grandi nomi tra attori, sceneggiatori e registi. Che la
storia del cinema e quella del western si intreccino è semplice da dimostrare:
l’incetta di Oscar che The Revenant (Alejandro González Iñárritu 2015) ha fatto
durante l’ultima edizione del premio dimostra che le grandi storie di frontiera
sono ancora in grado di affascinare. Mentre, al “capo opposto” della storia,
cioè al principio, c’è un film del 1903, The Great Train Robbery, che suscitò
tanta emozione con la celeberrima scena del cowboy (Gilbert Anderson, in
seguito noto come Broncho Billy) che fissa in camera e spara su un pubblico non
ancora avvezzo agli “effetti speciali” della visione cinematografica. «Mi
chiamo John Ford: faccio western». Così parlò negli anni più duri del
maccartismo Sean Aloysius O’Finney, chiamato a difendere il suo lavoro nel
cinema e ad affermare la fedeltà agli ideali americani. A simboleggiare che, benché
moltissimi “tirassero per la giacchetta” i grandi registi, le tematiche
politiche insite nei film fossero spesso il pretesto per creare atmosfere, far
emergere personaggi, raccontare, insomma, delle storie. Dopo aver analizzato,
dunque, ognuno con le sue variopinte peculiarità e nello specifico film del
periodo d’oro come Winchester 73, I magnifici sette (The Magnificent Seven,
1960), L’uomo che uccise Liberty Valance; il crepuscolare Il pistolero, Giubbe
Rosse del grande Cecil. B. De Mille, Notte senza fine (Pursued, 1947), Tamburi
lontani (Distant Drums, 1951), Quella sporca dozzina, 1967, di Robert Aldritch,
La conquista del West del 1962, voluto come kolossal e nato da una
collaborazione dei migliori professionisti dell’epoca, L’occhio caldo del cielo
(Rigsby), e tanti (tanti!!) altri, la guida procede sulla doppia direttiva
della cronologia e della varietà dei temi. Lo spartiacque è segnato da quel
momento incredibile della produzione artistica nostrana a cavallo tra gli anni
Sessanta e Settanta che diede vita allo “spaghetti western”: un ciclone capace
di insidiare la tramontante produzione hollywoodiana di genere. Tra i meriti
del glorioso filone italo-western l’emergere di alcuni mostri sacri come Sergio
Leone, Clint Eastwood, Franco Nero (il primo Django!!!) e Sergio Corbucci,
recentemente tributato da Tarantino. Doveroso tributo alla filmografia della
coppia, (oggi funestata dal lutto per la scomparsa del Pedersoli) Bud Spencer-
Terence Hill, valorizzata ai tempi per gli incassi che produceva e poco più,
viene oggi riscoperta per originalità e qualità. Dal fortunato Dio perdona…io
no! (Giuseppe colizzi 1967) in poi, si possono leggere nel dettaglio tutte le
apparizioni western (genere che li lanciò) della coppia Bud Spencer-Terence
Hill. E i giorni nostri? Ci si arriva, analizzando per esempio il rapporto tra
verità storica (c’è molta Storia, in questo volume) e finzione per quanto
riguarda la figura di John Glass, grazie al quale Leonardo Di Caprio ha vinto
il suo primo Oscar. Allontanandosi dalla “pista principale”, si arriva laddove
solo l’erudizione e la passione conducono. Per esempio forse non tutti sanno
che, recentemente, Daniel Craig e Harrison Ford hanno recitato in un film dal
nome esplicativo: Cowboy & Aliens! Il genere si rivela il luogo delle
contaminazioni. Ma i percorsi tematici non sono ancora finiti. Gli autori
compiono con disinvoltura lo sforzo di dedicare capitoli a sé stanti ai grandi
personaggi del West. Che notte piacevole sarebbe, per l’appassionato o per il
neofita, quella occupata da una maratona sulle tracce del personaggio di Django
o di Wyatt Earp (questo realmente esistito: fu il protagonista della sfida
all’O.K. Corral), o del generale Custer, di Wild Bill Hickoch, Calamity Jane e
chi più ne ha più ne metta.
Un libro monumentale,
insomma, come al solito riccamente illustrato e dalla grafica “mossa”, un
oggetto libro di cui andiamo orgogliosi e che speriamo abbia la fortuna delle
precedenti Guide.
Michele Tetro,
scrittore e giornalista, ha pubblicato racconti sulle riviste “OMNI”, “Futura”,
“L’Eternauta”, “Futuro Europa”, “Yorick Fantasy Magazine”. Ha curato
l’antologia H.P. Lovecraft-Sculptus in Tenebris: saggi ed iconografia
lovecraftiana (Nuova Metropolis), e con Roberto Chiavini e Gian Filippo Pizzo
ha scritto Il grande cinema di fantascienza: da “2001” al 2001, Il grande
cinema di fantascienza: aspettando il monolito nero, Il grande cinema fantasy
(Gremese), Mondi paralleli - storie di fantascienza dal libro al film (Della
Vigna) e altri. A sua sola firma è uscito Conan il barbaro: l’epica di John
Milius (Falsopiano). È tra gli autori della Guida al cinema di fantascienza,
della Guida alla letteratura horror e della Guida al cinema horror
(Odoya).
Stefano Di Marino, tra i più prolifici
narratori italiani, attivo per le collane Mondadori “Segretissimo” e “Giallo”,
da anni si dedica alla narrativa scrivendo romanzi e racconti di spystory,
gialli, avventurosi e horror. Per Fabbri ha curato Il cinema del Kung Fu e Il
cinema Horror. Per la Gazzetta dello Sport le collane Il cinema del Kung Fu
(diversa dalla precedente) e Gli indistruttibili - il cinema d’azione degli
ultimi vent’anni. Tra i suoi libri sul cinema Tutte dentro - Il cinema della
segregazione femminile (Bloodbuster Edizioni), Bruce e Brandon Lee (Sperling &
Kupfer), Dragons Forever - Il cinema marziale (Alacran), Italian Giallo - il
thrilling italiano tra cinema, fumetti e cineromanzi (Cordero Editore) e Eroi
nell’ombra - il cinema delle spie raccontato come un romanzo (Dbooks.it).
martedì 28 giugno 2016
lunedì 27 giugno 2016
Sul boxer del nonno verso la Poesia a cura di Alessandra Peluso (iQdB Edizioni di Stefano Donno) ad Alliste (Le)
Il Comune di Alliste,
la Biblioteca comunale e l’Ufficio Piazza di Alliste, in collaborazione con
Giovanni Venneri Mastro pasticcere, Cafe dei Napoli, ospitano il vademecum sul
viaggio poetico salentino a cura di Alessandra Peluso “Sul Boxer del nonno verso
la Poesia” (iQdB/Salento d’esportazione di Stefano Donno) che sarà presentato
dai giovani collaboratori del Servizio Nazionale Civile della Biblioteca
comunale. Serata allietata dalla musica di Walter Santoro e da un ricco
bouquet. Mercoledì 29 giugno 2016, ore
20.30, presso il cortile del B&b Antica Terra, piazza Municipio, 14 Alliste
(Lecce). Un “vademecum” per passeggiare tra versi e pensieri. Non conosce
stagioni la poesia né tempo, “comincia nel punto in cui le parole che di solito
pronunciamo si rivelano banali o comunque inadeguate, quando non riescono ad
esprimere il nostro rapporto con gli esseri e le cose, con le esperienze che
attraversano la vita, con le esistenze con cui ci confrontiamo, di cui abbiamo
bisogno di stringere il senso, di comprendere la trama, di svelare
l’intreccio”. In questo “prezioso libello” gli incontri di Alessandra Peluso
con Antonio Errico, Carlo Stasi, Eliana Forcignanò, Elio Coriano, Enrico
Romano, Francesco Aprile, Francesco Pasca, Gianluca Conte, Giuseppe Greco, Lara
Carrozzo, Marco Vetrugno, Marcello Buttazzo, Maria Pia Romano, Maurizio Leo,
Anastasia Leo, Mauro Ragosta, Pierluigi Mele, Stefano Donno, Vito Adamo, Vito
Antonio Conte, Walter Vergallo e Lorenzo Martina. “L'Entusiasmo e la Passione
sono le prerogative necessarie affinché ogni idea, o sogno si possa realizzare,
e così è stato con “Sul boxer del nonno verso la poesia”: amo la poesia, questa
terra, e desidero offrire innanzitutto una cartina tornasole a chiunque voglia
avvicinarsi al testo. Vorrei che i poeti di oggi siano ricordati e soprattutto,
si conoscano le loro origini; vorrei..., non solo, il desiderio anche di
rendere chiara l'atmosfera che si respira nel Salento, e poi, un sogno verriano, creare rete tra di
noi salentini ed esportare la nostra poesia al nord, senza presunzioni o
pregiudizi di genere, solo per quell'unico grande amore che unisce ed è la
POESIA.” (Alessandra Peluso)
iQdB edizioni di
Stefano Donno / Sede Legale e Redazione: Via S. Simone 74 / 73107 Sannicola
(LE) / Mail - iquadernidelbardoed@libero.it
Redazione - Mauro
Marino / Social Media Communications - Anastasia Leo, Ludovica Leo
sabato 25 giugno 2016
Le poesie di Pietro Berra a Taranto da Cibo per la Mente il 28 giugno 2016
I versi del giornalista e poeta lombardo Pietro Berra con il suo nuovo lavoro “Ode al Vento” edito da iQdB Edizioni di Stefano Donno, viaggiano ora a Taranto approdando il 28 giugno 2016 ore 20,00 al Caffè letterario Cibo per la mente in via duomo n. 237 e sarà presentato da Lino De Guido, l’editore Stefano Donno e verranno letti alcuni brani dall’attore Luigi Pignatelli. La raccolta di poesie - con testo a fronte in spagnolo a cura del poeta cileno Mario Castro e di Mirna Ortiz Lopez - è un viaggio sentimentale, letterario e metaforico tra due paesi, Italia e Cile, lontani geograficamente, ma sorprendentemente vicini dal punto di vista umano. Una ricerca di luoghi dell’anima, seguendo l’ispirazione dell’amore, dei paesaggi, della poesia (di Pedro Salinas e Pablo Neruda, in particolare) e degli emigranti del secolo scorso.
Classe 1975, Pietro
Berra vive a Como ed è giornalista, scrittore, poeta e promotore di rassegne
letterarie e cinematografiche; è alla sua diciannovesima pubblicazione in
volume, la sesta in versi. Il libro è
inserito nella collana di poesia di iQdB che punta a recuperare il valore umano
e sociale della parola poetica, vivendo nel rapporto diretto tra l’autore e il
suo pubblico, fatto di incontri, più che di semplici presentazioni, anche a
domicilio. E da una serie di incontri è nato questo libro: in primis quello tra
Pietro Berra e Mirna Ortiz Lopez, che “Da opposti cieli guardavano / la stessa
luna di novembre. // Lui dalla terrazza sospesa / tra il castello del
Barbarossa / e le cime dei noci. / Lei sopra l’insegna del centro /commerciale
di Ñuñoa” e poi con il poeta cileno (che vive tra la Svezia e la Romania) Mario
Castro Navarrete, curatore della traduzione dei testi in castigliano con la
collaborazione della Ortiz Lopez. Anfitrione di questi incontri il grande poeta
spagnolo della generazione del ’27 Pedro Salinas (Mirna gli ha dedicato un
gruppo su Facebook, che è stato luogo di conoscenza prima di quelli materiali)
cui è dedicata l’epigrafe che apre il volumetto (“I cieli sono uguali /
guardarli ci avvicina”).
Le poesie sono tutte
inedite, tranne una: la già citata “Luna di novembre”, che lo sorso settembre
fu lanciata su piazza Duomo a Milano, assieme ai testi di altri autori cileni e
italiani, in uno dei “Bombardeos de poemas” che il collettivo Los Casagrande
sta organizzando da quindici anni nelle città che subirono ben altri
bombardamenti durante le guerre. In quell’occasione si realizzò il finale, in
qualche modo profetico, della poesia: “La notte che taglieranno il cielo / con
un aereo per abbracciarsi / dall’altro lato del sipario / alzate la testa ai
sogni: / sul mondo pioveranno bombe / di poesia”. Così come sono diventati materia
e storia i versi della poesia che dà il titolo al libro, simbolicamente
riportati sul risvolto di copertina: “Vento il mio cuore a forma di foglia /
fallo volare fino alla casa / di Neruda, fa’ che si posi sul mosaico / del
pavimento accanto ai miei piedi”. Un libro che è testimonianza della forza
vitale della parola poetica e invito a seguirla con l’anima e anche con il
corpo."
iQdB edizioni di
Stefano Donno / Sede Legale e Redazione: Via S. Simone 74 / 73107 Sannicola
(LE) / Mail - iquadernidelbardoed@libero.it
Redazione - Mauro
Marino / Social Media Communications - Anastasia Leo, Ludovica Leo
lunedì 20 giugno 2016
domenica 19 giugno 2016
sabato 18 giugno 2016
venerdì 17 giugno 2016
giovedì 16 giugno 2016
IO SONO FANTASMA DI ANNA SCARSELLA (iQdB Edizioni di Stefano Donno )
“Per chi ama gli
scritti pieni di mistero, con buon contorno di cimiteri, fantasmi, morti
drammatiche e un pizzico di gothic, questo che state per leggere va benissimo.
Aggiungiamo, con buona misura, un pizzico di psicologia e il gusto per
l'ineluttabilità del fato, di antica, studiata memoria greca. E infine
lasciamoci coinvolgere dal susseguirsi della trama, che incalza, senza pause e
tentennamenti. Siamo, insomma, nello scenario che la brava autrice ci ha già
fatto conoscere nei suoi precedenti scritti. Ma qui si sposa una scelta
narrativa che pare fatta apposta per le edizioni de I Quaderni del Bardo di
Stefano Donno, veri epigoni salentini dei fortunati Sellerio dalla copertina
blu. Pensate, neppure il facile escamotage di nascondere l'identità della protagonista,
facendola emergere solo nelle ultime pagine. Macchè, qui si sa già tutto, sin
dal titolo. E la storia comincia e finisce senza indulgere in futili scene
d'amore o descrizioni circostanziate di luoghi e persone. Di vera scuola
americana, è l'azione che conta. Soprattutto l'atmosfera di squisito neo
classicismo che fa emergere ombre, spiriti e bauli sospetti da cimiteri sempre
deserti ed oscuri.... Poi, va bene, arriva la conclusione. E ci lascia con un
sospiro di sollievo perchè il colpo di scena è ben calibrato e plausibile.
Magari un po' pittoresco, ma è così: ai fantasmi non si comanda... Vi piacciono
Le Fanu, Stoker e Lovecraft? Ecco, qui siamo in un campo totalmente diverso.
Siamo a Malecuti. Possibile, che questo nome non vi dica niente?” (Raffaele
Polo)
Anna Scarsella è nata a
Lecce, nel Salento, dove vive. Lavora come insegnante di storia e filosofia in
un liceo scientifico della sua città. Adora leggere e scrivere. Il suo primo
romanzo, un noir dal titolo “Il profumo delle rose inglesi” è stato pubblicato
nel 2014 da Musicaos:ed.
iQdB edizioni di
Stefano Donno (i Quaderni del Bardo
Edizioni di Stefano Donno)
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Redazione - Mauro
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